La pesca al siluro è una sfida avvincente che attira molti appassionati di pesca sportiva, grazie alle dimensioni imponenti di questo pesce che può superare i 2,5 metri di lunghezza.
Con la sua potenza e resistenza, il siluro è un vero e proprio trofeo per ogni pescatore, ma affrontarlo richiede una preparazione adeguata e l’uso delle giuste tecniche e attrezzature.
Sebbene la pesca a questo gigante delle acque dolci possa sembrare difficile, con alcuni consigli pratici è possibile avvicinarsi a questa esperienza in modo sicuro ed efficace.
In questo articolo esploreremo le migliori tecniche di pesca e l’attrezzatura necessaria per affrontare il siluro.
SOMMARIO
- Pesca del siluro: introduzione alla specie
- Come pescare il siluro?
- Le migliori attrezzature per la pesca dei siluri
- Domande frequenti
- Qual è la migliore esca per i siluri?
- Cosa succede se peschi un siluro?
- Come si pesca il siluro a fondo?
Pesca del siluro: introduzione alla specie
Il siluro (Silurus glanis) è uno dei pesci d’acqua dolce più affascinanti e imponenti, originario delle acque che vanno dal Fiume Reno fino all’Asia Occidentale. In Italia, lo troviamo in molte acque interne, specialmente in fiumi e laghi, dove si adatta con facilità, anche in ambienti poco ossigenati e torbidi.
Questo pesce ha un aspetto distintivo: il suo corpo è massiccio, con una testa larga e una bocca enorme, dotata di tre paia di barbigli. La pelle nuda e mucosa, insieme alle pinne scure, contribuisce al suo aspetto inconfondibile. La colorazione del siluro può variare dal verde oliva al grigio, con i fianchi che sfumano verso un ventre bianco o giallastro, creando un effetto marmorizzato che cambia in base all’ambiente.
Dal punto di vista comportamentale, il siluro è un predatore notturno e si nutre principalmente di pesci, ma può mangiare anche piccoli mammiferi, uccelli e anfibi. La sua forza e resistenza lo rendono un avversario impegnativo per i pescatori, soprattutto in ambienti che non gli pongono limiti, come fiumi larghi e laghi profondi.
La riproduzione avviene in primavera e in estate, quando il maschio prepara un nido nelle acque poco profonde, dove la femmina depone le uova. La schiusa avviene rapidamente, dando vita a migliaia di piccoli siluri che cresceranno velocemente grazie alla ricca alimentazione.
Come pescare il siluro?
Il siluro è un pesce potente e affascinante, ma la sua pesca richiede pazienza e conoscenza dello spot. Le tecniche principali per insidiare questo pesce osseo sono:
- PAF: è la tecnica più tradizionale, perfetta per i mesi più caldi. La pesca del siluro a fondo consiste nel posizionare l’esca sul fondo, dove il siluro ama stare, soprattutto durante le ore diurne. È adatta sia dalla riva che dalla barca, utilizzando lenze robuste ed esche naturali come vermi o pesci piccoli
- Spinning: in questa modalità, il pescatore lancia esche artificiali, come bigattini o esche silicone, e recupera la lenza per stimolare l’istinto predatorio del siluro. È una tecnica dinamica, che richiede un buon controllo e la capacità di adattarsi ai movimenti del pesce
- Pesca a sasso (tecnica della pietra): molto apprezzata dai pescatori tedeschi, questa tecnica prevede l’utilizzo di un’imbarcazione e si svolge principalmente in inverno, quando il siluro tende a rifugiarsi sul fondo per riposare. La tecnica richiede una buona conoscenza del fondale e una precisione assoluta nel posizionare l’esca nei punti giusti, come le zone vicino a lingue di sabbia o gradini repentini di fondale
- Pesca con esche vive: l’uso di esche vive, come pesciolini o piccoli organismi acquatici, è molto efficace. I siluri sono grandi predatori e l’uso di esche che simulano il movimento di una preda può attirare facilmente l’attenzione di questi pesci
- Drifting: questa tecnica prevede che la barca venga fatta muovere dalla corrente naturale del fiume mentre si calano le esche. È ideale per coprire ampie aree e individuare dove si trovano i siluri
Per avere successo, è fondamentale conoscere i movimenti del siluro, che tende a essere meno attivo nei mesi più freddi, preferendo acque profonde e meno turbolente. La pesca sarà più efficace tra marzo e novembre, quando il pesce siluro è più attivo.
Le migliori attrezzature per la pesca dei siluri
Per insidiare il siluro hai bisogno di tutta l’attrezzatura necessaria. Ogni tecnica richiede strumenti specifici, ma sicuramente ti saranno utili i principali:
- Canna da pesca: per la pesca a spinning, per esempio, scegli una canna da 2,4 a 2,7 metri con una potenza di lancio fino a 150 grammi. Dev’essere reattiva, ma abbastanza leggera per permetterti di pescare a lungo senza affaticarti
- Mulinello: opta per un mulinello robusto, come il Penn 4500, che gestisce bene i pesci di grandi dimensioni. Se preferisci altre marche, un mulinello di taglia 8000 è un’ottima scelta per resistere alle lotte con i siluri
- Trecciato: usa un trecciato di alta qualità, con un carico di rottura elevato. Un filo da 80 libbre (circa 36 kg) è ideale per sopportare la forza del siluro senza rischiare rotture durante il combattimento.
- Terminale: aggiungi un terminale in fluorocarbon di diametro sostenuto per proteggere il filo dall’abrasione contro ostacoli come rami, rocce e i “denti” del siluro
- Esche artificiali: le esche morbide come shad, grub e anguille sono perfette. Opta per esche di piccole e medie dimensioni (7-25 cm) per risultati migliori
- Accessori utili: non dimenticare di portare con te ami affilati, nodi ben fatti e, se lo desideri, un liquido scent per aumentare l’attrattiva delle tue esche
Con questa attrezzatura, sarai pronto ad allamare questo pesce osseo in modo efficace.
Domande frequenti
Qual è la migliore esca per i siluri?
Il siluro è un predatore che reagisce molto alle vibrazioni e agli odori. Quindi scegliere gli artificiali giusti è essenziale per una buona cattura. Ecco le migliori opzioni:
- Shad morbidi: imitano piccoli pesci, sono ideali grazie al loro movimento naturale
- Grub: imitano anguillidi o pesci di piccole dimensioni, emettendo vibrazioni che attraggono il siluro
- Cucchiaini ondulanti e rotanti: ottimi per generare vibrazioni forti, che catturano l’attenzione del pesce anche a lunghe distanze
- Esche verticali: se peschi dalla barca o dal belly boat, l’uso di esche tipo clonk teaser, da accompagnare eventualmente con un grosso lombrico, è molto efficace
Infine, ricordati di controllare sempre i nodi e le punte degli ami per evitare di perdere il pesce a causa di errori comuni.
Cosa succede se peschi un siluro?
Se peschi un siluro, la cosa più importante è gestirlo correttamente per evitare danni sia a te che al pesce. Ti diamo alcuni consigli:
- In barca o belly boat lasciati trainare dal pesce fino a stancarlo. Quando si avvicina, dagli una leggera pacca sulla testa per esaurire le sue ultime forze
- Indossa guanti quando lo maneggi. Afferra saldamente il siluro per la bocca, preferibilmente per la mascella inferiore, facendo attenzione agli ami.
- Evita di caricare grandi siluri sulla barca, se possibile. Preferisci spiaggiarlo sulla riva, dove potrai scattare foto in acqua bassa e senza danneggiarlo
Come si pesca il siluro a fondo?
La pesca a fondo è una tecnica tradizionale molto usata per insidiare il siluro e consente l’impiego di diverse tipologie di esche. La montatura classica prevede l’utilizzo di un piombo, la cui peso dipende dalle caratteristiche del fiume o del lago, e un terminale con un amo adatto all’esca scelta. Può essere arricchita con una perlina salvanodo, una girella o una girella con moschettone, per una resistenza maggiore.
Se il fondale è sabbioso, è preferibile usare piombi staccati per evitare che la sabbia blocchi quelli in-line e faccia scappare il siluro. Un’altra variante interessante è la montatura pop-up, che solleva l’esca dal fondo grazie a un galleggiante sommerso regolabile.
La scelta del galleggiante dipende dall’esca: ad esempio, un mazzo di lombrichi richiederà un galleggiante da 2/5 gr, mentre per calamari o pesci si passerà a un galleggiante più pesante, tra i 20/50 gr.
Nel caso si utilizzi l’anguilla come esca, è consigliabile usare un terminale in nylon, per ridurre il rischio di intrecci. Modificando la lunghezza del terminale, si potrà regolare la distanza dall’acqua, mentre per aumentare le vibrazioni, si possono aggiungere rattles tra il galleggiante e l’amo.
Infine, è utile scandagliare il fondo prima di iniziare, per evitare incagli che potrebbero compromettere la pesca.
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