La pesca a spinnging consiste nel lanciare un’esca con una canna corta e rigida e recuperare rapidamente la lenza con il “devon”. La tecnica è stata sviluppata molti secoli fa, si dice dagli indiani d’America Siwash del nord-ovest e successivamente adottata da iberici e scozzesi.
Nel 1895, la rivista americana “Forest and Stream” pubblicò le raccomandazioni di Henshall sulla canna da lancio per il black bass, affermando che una canna corta e rigida era l’ottimale per la pesca al lancio. C.F. Orvis iniziò quindi a produrre canne corte e rapide nel Vermont, segnando l’inizio della tecnica a spinning con le canne.
In seguito, si ebbero grandi innovazioni nella realizzazione di esche specifiche per lo spinning, fino alla produzione di artificiali in materiali come il legno, il sughero e il rame. Furono poi gli inglesi a progredire ulteriormente in questo campo, introducendo modelli come il “Phantom Minnow” prodotto dalla Hardy alla fine dell’Ottocento.
Questo breve excursus sulla storia dello spinning ci sembrava un ottimo modo per iniziare una guida che speriamo sia per te utile. Se vuoi iniziare a praticare questa disciplina continua a leggere e scopri attrezzature e consigli su questa tecnica.
SOMMARIO
- La migliore attrezzatura per la pesca a spinning
- La pesca a spinning: tecnica e azione
- Domande e risposte sulla pesca a spinning
- Qual è il periodo migliore per la pesca allo spinning?
- Come deve essere il mare per pescare a spinning?
- Che differenza c’è tra casting e spinning?
- Dove si pesca a spinning?
La migliore attrezzatura per la pesca a spinning
Per praticare al meglio lo spinning è fondamentale andare a pesca con l’attrezzatura specifica per questa tecnica. In generale, lo spinning si divide in pesca in acqua salata e pesca in acqua dolce. A prescindere da quale spot sceglierai, però, ti serve sapere che tipo di pesce vuoi insidiare.
La scelta della strumentazione giusta dipende infatti dalla grandezza ella preda. Ecco perché lo spinning si divide in:
- leggero e ultraleggero;
- medio;
- pesante.
Questa distinzione ci serve per valutare al meglio l’attrezzatura da spinning, tra cui ti suggeriamo:
- canne da spinning da 0 a 15 grammi, mulinelli in taglia 2000 o 2500, monofilo dai 14 ai 18, trecciati da 0.4 a 0.12 per lo spinning leggero e ultraleggero;
- canne che partono da 4 g e arrivano ai 36 g, mulinelli tra i 2500 e i 3000, monofili 0.20 a 0.40, trecciati da 0.12 a 0.15;
- 28 grammi a salire per le canne, 3000 in su per i mulinelli, monofili da 0.35 in poi, trecciati a partire da 0.18.
Ora che conosci quali sono le basi per selezionare gli strumenti più adatti a questa tecnica non ti resta che leggere come si articola l’azione di pesca.
La pesca a spinning: tecnica e azione
Immagina di trovarti a mare o su una bellissima riva di un fiume, circondato dalla natura, con la voglia di catturare una preda che ti faccia sentire orgoglioso di te stesso. Beh, la pesca a spinning potrebbe essere proprio la tecnica che fa per te!
Ma come si fa esattamente? Vediamolo insieme:
- Per prima cosa, scegli la tua attrezzatura con cura;
- Adesso è il momento di lanciare l’esca in acqua. Per farlo, tieni la canna da pesca in mano con la mano dominante e afferra il mulinello con l’altra. Fai una buona oscillazione con la canna e lancia l’esca il più lontano possibile. Se ti va bene, atterrerà proprio dove pensavi;
- Una volta che l’esca è in acqua, inizia a recuperarla con piccoli movimenti di canna, facendola muovere in modo irregolare per imitare il comportamento di un pesce vero. Tieni sempre d’occhio la canna: se vedrai che la punta inizia a muoversi, vuol dire che hai preso un pesce;
- Ora tocca a te: cerca di mantenere la giusta tensione sulla canna e recupera il pesce con calma e determinazione. L’emozione è alle stelle, ma ricorda sempre di maneggiare la preda con cura e rispetto per la sua vita.
Proviamo già a sentire i profumi del nostro spot, l’ambiente che ci circonda. Ripassiamo i movimenti della nostra preda e di ciò che mangia. Un respiro profondo e via! La lenza è in acqua, l’artificiale affonda. Lo recuperiamo prima brevemente, poi accelerando all’improvviso, lo trasciniamo per un po’, per poi stazionare in una breve pausa.
Generiamo scie, provochiamo qualche schizzo e vedrai: qualcosa sempre abboccherà.
Domande e risposte sulla pesca a spinning
Di seguito riportiamo le domande più comuni in merito a questa tecnica di pesca.
Qual è il periodo migliore per la pesca allo spinning?
Il periodo migliore per pescare a spinning dipende dal tipo di pesce da insidiare e dalle condizioni climatiche e stagionali dell’area di pesca. Infatti, ci sono alcune specie che possono essere pescate tutto l’anno, come il persico, il black bass e la trota. In generale, gli orari migliori sono l’alba e il tramonto.
Come deve essere il mare per pescare a spinning?
Se vuoi avere maggiori possibilità di catturare le tue prede hai bisogno di “leggere il mare”. Saper interpretare quali sono le condizioni marine è fondamentale, perché per ogni fase c’è bisogno di una particolare azione:
- Mare calmo: se stai cercando serra, barracuda o altri predatori, questa condizione non è delle migliori;
- Montante, in salita: ideale soprattutto per catturare le spigole;
- Mare mosso: la condizione perfetta per allamare le tue prede;
- Molto mosso: le onde provocano molta schiuma e ribaltano la sabbia sotto sollevando i residui di cibo. È il momento di posizionarsi in un luogo strategico, per esempio in prossimità dei frangiflutti;
- Scaduta: il moto ondoso si riduce e l’attività predatoria è in aumento. Insisti per catturare più pesci.
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Che differenza c’è tra casting e spinning?
Il casting e lo spinning sono due tecniche di pesca simili ma differenti nella scelta dell’attrezzatura e nella tecnica di lancio.
Nel casting, si utilizza una canna rigida e un mulinello che permette di controllare con precisione la quantità di lenza da rilasciare durante il lancio. Ciò avviene con un’azione di scatto della canna, accompagnata dalla pressione del pollice sulla bobina, per rilasciare la lenza in modo controllato.
L’attrezzatura da casting ti permette di usare fili spessi, che se usati con una strumentazione pensata per lo spinning creerebbe parrucche. Per lo spinning, invece, si utilizza una canna corta e rigida, con una bobina a mulinello che permette di recuperare rapidamente la lenza.
Il lancio avviene con un gesto di frusta della canna, accompagnato dalla rotazione della stessa.
Dove si pesca a spinning?
La pesca da spinning si adatta a diversi spot, sia in acqua dolce che in acqua salata. Quando è in mare possiamo praticare questa tecnica:
- dalle coste rocciose;
- nei porti;
- dalla spiaggia.
Le coste rocciose sono quelle più fruttuose, specie se concentriamo la nostra azione di pesca in calette dove il fondo è misto roccia e sabbia. È qui dove la minutaglia predilige stazionare, il che è perfetto per la nostra pesca. Anche i porti sono ricettacolo di prede, in questo caso anche di grande mole. Invece, se vogliamo mettere alla prova le nostre capacità di pescatore provetto andremo sulla spiaggia, dove la pesca è un po’ più difficile.
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