Come si pesca a traina dalla barca

La pesca a traina è un tipo di tecnica che puoi praticare da diverse imbarcazioni, purché siano adeguate a navigare tra i flutti della costiera.

Con questo tipo di pesca, infatti, puoi insidiare diversi pesci da piccole imbarcazioni, come la canoa, la vela oppure la lancia a motore. Invece, le grandi imbarcazioni non sono adatte a pescare a traino da costa, poiché urterebbero gli scoglietti.

In questo articolo, parleremo di come si pesca a traina dalla barca prendendo in considerazione le attrezzature e l’azione vera e propria. Ma prima di immergerci nel blu, vediamo insieme cosa significa pescare a traino.

Cos’è la pesca a traina

La traina è un tipo di pesca sportiva che si pratica in barca. Il suo nome deriva proprio dal fatto che l’azione di pesca si attua trainando le esche, come se fossero piccoli pesci che scappano nella corrente. Questa tecnica si distingue in tre branche:

  • Piccola traina, praticata lungo la costa per insidiare spigole, sgombri, lecce stella, lampughe, piccoli dentici e altri pesci;
  • Media traina, ideale per la pesca a traino al calamaro e tonni tra il mezzo chilo e il chilogrammo;  
  • Trana d’altura, ovvero la traina veloce, che si effettua lontani dalla costiera, in mare aperto e a profondità superiori ai 150 metri.

Noi ci occuperemo della di quella costiera, chiamata anche pesca traina leggera, una delle discipline più praticate dagli sportivi e dagli amatori della pesca.

Anche questa particolare tecnica di pesca sportiva necessita di un’imbarcazione da cui calare le lenze. Infatti, le canne vengono predisposte a poppa, così da trainare le lenze con il moto dell’imbarcazione.

Affinché sia “piccola” la pesca da traina necessita di imbarcazioni di piccole dimensioni, non superiori ai 12 metri e che pescano entro le 12 miglia dalla costa.

Questo tipo di pesca necessita del talento dei pescatori e delle sue attrezzature. Vediamo quali sono.

Attrezzature per la pesca alla traina in mare

La traina leggera comporta l’utilizzo di canne leggere, monofili, piombi e altre minuterie da custodire in apposite cassette. In questo modo, potrai sempre sostituire parti di lenza, esche perdute o aggiungere zavorre.

Questo tipo di pesca si pratica in superficie impiegando due o tre canne distanziate tra loro, così che le lenze non si aggroviglino tra loro.

In via di principio, ti occorre calare le lenze dietro la barca in moto e trascinare le esche. L’effetto finale sarà quello di imitare un gruppetto di pesciolini in fuga.

È importante scegliere l’attrezzatura in base al tipo di preda da catturare. Ad esempio, una canna da traina leggera in misto carbonio con mulinello rotante è perfetta per insidiare la spigola.

Di solito, si utilizzano canne tra le 12 e le 16 libbre e frizione graduale. In questo modo, se ti capita di pescare un pesce più grande, puoi regolare i giri e non rompere il filo.

Ottime anche le canne da bolentino o una o una classica canna da spinning con mulinello a tamburo fisso di grandi dimensioni.

Oltre alle canne per la pesca a traina abbiamo bisogno anche del resto:

Come pescare a traina: tecnica di pesca

Dopo aver preparato la lenza madre ci occorre sapere come si pesca a traina dalla barca.

Ci troviamo sulla nostra piccola imbarcazione, in uno dei periodi più propensi per insidiare i pesci. Il periodo che va dalla primavera all’autunno è perfetto per praticare questa tecnica, sebbene si debba sempre considerare il tipo di preda da insidiare.

Gli hotspot sono i fondali misti, con posidonia, sabbia e qualche roccia. Peschiamo in superficie, con i nostri artificiali e caliamo le lenze muovendoci in modo sostenuto, tra i 2,5 e i 2,8 nodi orari.

Tuttavia, dobbiamo prima testare la velocità ideale per il tipo di artificiale che abbiamo scelto, così da avere risultati soddisfacenti.

La traina seguirà il profilo costiero, in un moto lineare oppure altalenante. Il consiglio è sempre quello di tentare diverse velocità e tecniche, finché non avremo raggiunto il risultato sperato. La cattura della nostra preda.

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