Pesca a ledgering: la guida completa

La pesca a ledgering è un metodo intrinsecamente legato alla pesca a fondo (PAF). Questa tecnica infatti coinvolge l’uso di attrezzature specializzate per far affondare l’esca nelle profondità, dove nuotano i predatori che amano grufolare sul fondo.

Il ledgering è una tecnica di pesca nata in Inghilterra, ormai affermata anche nel panorama italiano da più di vent’anni. Inizialmente veniva praticata per le acque interne, per poi diventare particolarmente famosa anche in mare.

Insieme al Surf Casting e al Rock Fishing, la tecnica ledgering completa la famiglia della pesca a fondo, offrendo un approccio versatile ed efficace nella cattura di una vasta gamma di pesci, compresi quelli di dimensioni considerevoli.

In questo articolo vedremo in dettaglio come pescare a ledgering, fornendo informazioni preziose su cosa sia, dove praticarla e quali attrezzature sono necessarie per avere successo.

SOMMARIO

Come si pesca a ledgering?

Il termine inglese “ledger“, tradotto come “fondo”, descrive perfettamente questa tecnica, in contrasto con “edge“, che indica la superficie dell’acqua. Infatti, questa disciplina utilizza tecniche che permettono all’esca di giacere sul fondo, attirando l’attenzione dei pesci che si nutrono scavando tra le rocce dei fiumi o i fondali dei laghi e del mare.

Per iniziare, dunque, procurati una canna ad azione di punta con lunghezza variabile tra i 3,30 e i 5 metri, dotata di vettini intercambiabili per adattarti alle diverse condizioni di pesca.

Come primo passo, appoggia la canna su un apposito sostegno, come un panchetto o un treppiedi, mantenendo la lenza sempre in tensione. Questo è fondamentale poiché l’abboccata si manifesta con un movimento netto della cima della canna. Il pesce, infatti, si dirige verso il largo una volta inghiottito l’esca. Per rendere più efficace la tua sessione di pesca, quindi, utilizza un pasturatore, uno strumento che rilascia gradualmente l’esca sul fondale, attirando i pesci verso il tuo amo.

Prepara poi il pasturatore in modo adeguato. Un trucco utile è avvolgere del nastro isolante attorno ai buchi del feeder, lasciandone solo pochi aperti. Questo ridurrà la dispersione eccessiva dell’esca, prolungando la fase di attrazione dei pesci. Inoltre, inserisci nel pasturatore dei bigattini o pellet specifici per le specie che intendi catturare, creando un mix irresistibile per pesci come spigole, orate, cefali e mormore.

Durante l’azione di pesca, osserva attentamente la cima della canna e sii pronto a intervenire al minimo segnale.

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Dove pescare a ledgering?

Puoi praticare questa tecnica in una varietà di ambienti, ciascuno con le proprie peculiarità e sfide. Ecco alcuni dei migliori spot dove mettere in pratica il ledgering:

  • Cale e insenature: i fondali melmosi attirano molte specie di pesci che si nutrono sul fondo. Le cale offrono infatti un riparo naturale dalle correnti forti, così potrai mantenere la lenza in tensione con facilità
  • Porti: dal momento che sono spesso ricchi di detriti organici, attireranno specie come spigole, orate e cefali. Inoltre, le strutture portuali offrono riparo dai venti, rendendo più agevole la gestione della canna
  • Fiumi: offrono un ambiente dinamico con correnti variabili che richiedono una buona conoscenza delle tecniche di pesca. Qui potrai catturare barbi, cavedani e carpe, specie ittiche che amano stazionare nei fondali ghiaiosi e sabbiosi
  • Laghi e laghetti artificiali: qui le acque sono solitamente più calme e ti permettono di perfezionare la tua tecnica senza l’influenza delle correnti. Puoi trovare carpe, tinche e persici, specie che prediligono i fondali fangosi e ricchi di vegetazione
  • Spiagge e scogliere: dalla riva puoi lanciare a breve distanza (fino a 60 metri) e catturare orate, mormore e spigole. Le scogliere, invece, permettono di pescare da una posizione elevata, mantenendo le lenze sollevate dagli scogli per evitare incagli

Scegliere il posto giusto per pescare a ledgering non solo aumenta le tue possibilità di successo, ma rende ogni uscita un’esperienza unica. Sperimenta questi spot e scopri quale ambiente si adatta meglio alle tue preferenze e alle specie che desideri catturare.

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Come scegliere l’attrezzatura per ledgering?

A questo punto, non ti resta che scoprire quali sono gli strumenti da portare con te per praticare questa disciplina:

  1. Canna da pesca: opta per una canna in 3 pezzi con una lunghezza variabile tra 3,60 e 3,90 metri, ideale sia per acque dolci che salate. Per ambienti particolarmente impervi, come le scogliere, una canna telescopica può essere molto pratica. Inoltre, assicurati che la cima della canna sia colorata e abbia una potenza dai 10 ai 60 grammi
  2. Mulinello: deve avere una taglia compresa tra 3000 e 5000, con una bobina capace di contenere almeno 250 metri di filo con diametro 0,20 mm. Ciò ti garantirà un recupero fluido e una buona capacità di gestire pesci di diverse dimensioni
  3. Lenza per ledgering: utilizza un filo principale con diametro 0,14/0,18 mm, adattandoti alle condizioni di pesca e alla taglia dei pesci che intendi catturare. I terminali, invece, dovrebbero essere più sottili, variando dallo 0,12 allo 0,16 mm, per avere la massima naturalezza all’esca
  4. Pasturatori: puoi scegliere tra quelli a saponetta e quelli cilindrici. I pasturatori a saponetta, con pesi tra 10 e 30 grammi, sono ideali per acque con correnti medio-leggere. Quelli cilindrici, invece, con pesi dai 5 ai 15 grammi, sono adatti per acque lente o ferme. Entrambi rilasciano gradualmente l’esca
  5. Anti-tangle: questo accessorio in plastica previene l’aggrovigliamento della lenza, garantendo l’efficienza del sistema. Deve essere montato correttamente, con la sezione più corta verso l’alto e quella più lunga verso il basso
  6. Perline e girelle: utilizza una perlina per fermare l’anti-tangle e una girella senza moschettone per collegare il terminale al filo principale. Questo setup ti permetterà di costruire una lenza sensibile e funzionale.

Sperimenta diverse configurazioni e scopri quale combinazione funziona meglio per te nelle varie condizioni di pesca.  

Domande Frequenti

Che cos’è il beach ledgering?

Il beach ledgering è una tecnica di pesca estremamente versatile e accessibile, perfetta per te che vuoi iniziare a pescare in mare senza complicazioni. Immagina di trovarti sulla spiaggia, con il mare leggermente mosso o in scaduta, pronto a lanciare la tua esca a pochi metri dalla riva. Non devi preoccuparti di raggiungere grandi distanze, poiché spesso i pesci si trovano molto più vicino di quanto pensi.

Questo metodo può essere praticato tutto l’anno, in qualsiasi momento del giorno, con i cambi luce all’alba e al tramonto che offrono opportunità speciali per catturare prede come il branzino. La montatura classica scorrevole, con piombo, salvanodo, girella e terminale con amo, è quella che ha maggior successo, ma puoi sperimentare con altre configurazioni in base alle condizioni del mare.

Non serve andare lontano: lancia a 40-60 metri dalla riva e sarai sorpreso dai risultati. Scegli tra una varietà di esche, dai vermi ai molluschi, per attirare diverse specie di pesci.

Come pescare i barbi a ledgering?

Pescare i barbi a ledgering è un’arte che richiede non solo esperienza, ma anche una precisa strategia mirata a intercettare questa preda desiderata. La specializzazione è la chiave del successo: significa comprendere il luogo di pesca, valutare le condizioni meteorologiche e stagionali, scegliere le esche e le pasture e adottare una tattica precisa:

  • Inizia con la conoscenza dello spot: osserva attentamente il tratto di fiume o di mare dove intendi pescare, studiandone le caratteristiche e individuando le zone più promettenti. Osserva la morfologia del fondale, la presenza di vegetazione e possibili rifugi per i pesci
  • Scegli il momento giusto per pescare: preferisci i periodi post perturbazione, quando il fiume inizia ad abbassarsi e l’acqua diventa pulita, mantenendo una buona corrente. I cambiamenti improvvisi di pressione e luce possono mettere in frenesia alimentare i pesci, rendendo più efficace la tua pesca
  • Opta per esche dure e veloci che rilascino segnali olfattivi importanti e siano facilmente riconoscibili come fonte di cibo. Un mix di farine di pesce e macro particelle funziona bene per attirare i barbi senza saziarli troppo rapidamente
  • L’attrezzatura è fondamentale: utilizza canne robuste con cima avon e mulinelli caricati con linee resistenti. I terminali in fluorocarbon o trecciati sono ideali per affrontare i barbi senza rischiare rotture
  • Infine, prepara il terreno con una pasturazione mirata nei giorni precedenti la tua sessione di pesca, usando un mix di pellet, farine e method mix ricco di macro particelle. Scegli inneschi adatti come pellets singoli preforati da 14 mm su ami del n° 8, arricchiti con aroma di krill per attirare i barbi.

Come si chiama la pesca con il pasturatore?

La pesca con il pasturatore è una tecnica entusiasmante e piena di possibilità che ti permette di catturare una vasta gamma di pesci sia in acqua dolce che salata. Conosciuta anche come “feeder fishing”, questa pratica, di origini anglosassoni, è diventata estremamente popolare per la sua efficacia e la sua versatilità.

Utilizzando un piombo-pasturatore, chiamato feeder, riempito con pastura o esche come i bigattini, puoi attirare i pesci e presentare l’esca proprio dove si trovano. È una tecnica ideale per la primavera e l’estate, sia nei fiumi che nei laghi, per catturare carpe, tinche, carassi e altri pesci che si nutrono sul fondo. Con l’arrivo della bella stagione, è il momento perfetto per immergersi nel mondo affascinante del feeder fishing e scoprire tutte le sue potenzialità.

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