Come si pesca al cefalo

La pesca al cefalo è una disciplina di precisione che appartiene soprattutto ai pescatori esperti che amano cimentarsi nell’uso di attrezzature raffinate e tecniche particolari.

In sintesi, il Mugil Cephalus è un pesce molto diffuso e, infatti, si trova nelle acque tropicali e temperate calde di tutto il mondo. Vive in branchi nelle acque salate, ma non disdegna le foci dei fiumi. Perciò, possiamo davvero trovarlo in diversi ambienti, anche a livelli di salinità bassa.

Nonostante la sua adattabilità, questo pesce eurialino predilige per lo più i porti e la scogliera, a più strati dell’acqua. Quelli che vivono gli strati superficiali sono chiamati schiumaroli, mentre i cefali che si trovano sul fondo sono i calamita o bosega.

Poiché il cefalo vive in diversi ambienti possiamo trovare 5 diverse specie dello stesso pesce:

  1. Chelon labrosus – cefalo bosega (labron);
  2. Chelon auratus – cefalo dorato (lotregno, lotregan);
  3. Mugil cephalus – cefalo volpina (muggine, mecia)
  4. Chelon ramada – cefalo calamita (cavastello, caustelo, botolo);
  5. Chelon saliens – cefalo verzelata (cefalo musino).

Conoscere i diversi tipi di cefalo, le sue abitudini e cosa mangia è davvero utile nella pesca al muggine. In questo articolo vedremo come catturarlo e quali strumenti utilizzare.

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SOMMARIO

Pesca al cefalo: cosa sapere sul muggine?

Il muggine può raggiungere dimensioni notevoli, fino a 70 cm di lunghezza e 8 kg di peso. Il suo corpo tozzo e cilindrico, coperto da grosse scaglie, termina in una testa massiccia con una bocca piccola e denti setoliformi.

Gli occhi, parzialmente coperti da una membrana chiamata palpebra adiposa, contribuiscono al suo aspetto distintivo. La colorazione del muggine varia dal dorso scuro ai fianchi grigio-argentei, con un ventre bianco.

Questa specie è presente in tutti gli oceani, con una particolare abbondanza nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero. In Italia, lo trovi lungo le coste marine, negli estuari e nelle lagune. Il muggine è estremamente adattabile e può vivere sia in acque ad alta salinità che in acque dolci, spingendosi fino a 200 metri di profondità e risalendo talvolta i fiumi.

Il muggine conduce una vita gregaria, formando piccoli gruppi. La sua dieta onnivora include:

  • particelle organiche e inorganiche;
  • microalghe;
  • plancton;
  • piccoli crostacei;
  • molluschi;
  • larve di insetti.

La riproduzione avviene in mare, ma i giovani muggini si sviluppano nelle acque costiere interne, dove trovano abbondante cibo. I maschi raggiungono la maturità sessuale al secondo anno, le femmine al terzo. Inoltre, durante la riproduzione ogni femmina è seguita da diversi maschi che fecondano le uova emesse.

Per pescare il muggine, sfrutta la sua onnivora curiosità alimentare. Continua a leggere per scoprire le tecniche più usate.

Come pescare i cefali: le tecniche più usate

Per pescare i cefali con successo, devi padroneggiare alcune tecniche fondamentali, iniziando dalla pasturazione, che gioca un ruolo cruciale, soprattutto nella pesca a fondo.

Il brumeggio consiste nel creare un’area attrattiva per i cefali, utilizzando esche specifiche che richiamano la loro attenzione e li trattengono nel punto desiderato. Puoi optare per pasture confezionate, progettate per simulare gli scarti di pesce e altri alimenti preferiti dai cefali. Tuttavia, creare una mistura personalizzata può rivelarsi altrettanto efficace.

Gli ingredienti che solitamente attirano i cefali includono il pan carré, il semolino, la pasta di acciughe, le sarde tritate e formaggi come la ricotta forte. Ne abbiamo parlato in modo approfondito in un articolo su come realizzare la pastura perfetta per cefali.

Per quanto riguarda le tecniche di pesca, ce ne sono tre principali da considerare:

  1. La PAF è particolarmente efficace grazie al brumeggio, che attira i cefali sul fondo dove trovano il cibo
  2. Lo spinning, invece, sfrutta esche artificiali e richiede una buona dose di abilità nel lancio e nel recupero
  3. La pesca alla bolognese, infine, combina elementi della pesca a fondo con l’uso di canne lunghe e galleggianti, permettendoti di raggiungere punti più lontani dalla riva

Ogni tecnica ha i suoi vantaggi e può essere scelta in base alle condizioni specifiche dello spot. In ogni caso vediamo nel dettaglio le singole tecniche di pesca al cefalo.

Pesca al muggine a bolognese: azione di pesca

Come anticipato, il cefalo è noto per essere sospettoso e le sue mangiate sono rapide, facendo affondare il galleggiante solo per brevi istanti. Devi quindi avere la prontezza di ferrare al primo segnale sul galleggiante per massimizzare le possibilità di cattura.

Nella pesca alla bolognese, l’azione si concentra vicino al fondo, dove risiedono di solito i cefali più grandi. Utilizzando una montatura a due ami, puoi sfruttare la differenza di lunghezza dei due bracci per insidiare i pesci a diverse profondità, solitamente distanziate di circa dieci centimetri l’una dall’altra.

Le attrezzature ottimali includono:

  • Canne da pesca alla bolognese medio-rigide, ideali per una ferrata veloce e un’azione morbida su distanze da 5 a 7 metri. Queste canne sono progettate per gestire terminali leggeri da 0.08 a 0.10 grammi e mulinelli da 2500/3000 con frizione anteriore, che permettono una regolazione precisa e una gestione efficiente del filo durante le intense battaglie con il cefalo
  • Il nylon utilizzato non deve essere troppo sottile, preferibilmente non inferiore a 0.12, specialmente in acque trasparenti
  • I galleggianti devono avere una forma affusolata con un corpo che si allarga verso la base per garantire stabilità e sensibilità durante la pesca. L’uso di un’antenna di tipo insert aumenta ulteriormente la sensibilità del galleggiante, essenziale per rilevare le sottili mangiate del cefalo

Con una preparazione attenta delle attrezzature e una scelta accurata della pastura, la pesca del cefalo alla bolognese offre emozionanti sfide e la possibilità di catturare questi pesci intelligenti e reattivi.

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Come pescare il cefalo a spinning?

Una delle tecniche più efficaci è quella conosciuta come “pesca con il cucchiaino“. Utilizzando una canna da spinning e un mulinello robusto, si lanciano esche artificiali metalliche che simulano l’aspetto e i riflessi di un cucchiaino.

Queste esche, con movimenti rapidi e riflessi dorati, possono attirare l’attenzione dei cefali, spingendoli ad attaccare l’amo. Sebbene non sia la tecnica più comune, la pesca a spinning con cucchiaino può essere gratificante per chi cerca un approccio più dinamico alla cattura di questa specie.

Un’altra opzione meno diffusa ma altrettanto praticabile è la pesca a spinning in porto o da riva. Qui, una canna da spinning con un mulinello robusto e una bobina lunga sono sufficienti per catturare cefali che si trovano vicino alla superficie. Questa tecnica può essere meno efficace rispetto alle altre, ma offre un’esperienza più interattiva e coinvolgente, specialmente con canne da spinning che hanno un’azione veloce.

Pescare cefali a fondo: trucchi e consigli

Per pescare il muggine usando la tecnica a fondo, prepara accuratamente la tua attrezzatura. La montatura più comune è la “mazzetta”:

  1. consiste in una composizione terminale di più ami da 5 o da 8-9, collegati a un unico filo tramite una girella;
  2. un piombo viene fissato sopra la girella per garantire che il terminale scenda correttamente senza danneggiarsi durante il lancio.

Una volta fatta la montatura, usa il brumeggio per attirare i muggini verso la tua zona di pesca. La pastura viene inserita nella “mazzetta”, coprendo completamente gli ami. Questo tipo di innesco è noto come “a campana”, poiché l’esca assume una forma che attira i muggini.

Quando sei pronto, lancia con attenzione la tua canna da pesca in acqua e attendi pazientemente.

Le migliori attrezzature per pescare il cefalo

Abbiamo visto che le diverse specie abitano ambienti diversi e, perciò, ci occorre un’attrezzatura differente: una per le aree portuali e una per i fondali rocciosi.

Per le acque ferme del porto è molto utile pescare con:

  • il galleggiante a pera, a palla, a fuso o in altra forma
  • canne fino a 8 metri di lunghezza, in carbonio, leggere ed elastiche, ideali per combattere con questa preda;
  • monofili con diametro dallo ø 0.10 allo ø 0.25 con colorazioni neutre o trasparenti per non insospettire il cefalo;
  • ami per cefali a gambo normale o dritti, dal n. 18 al n. 8 in base all’uso e all’esca;
  • un guadino a bocca larga telescopico.

Invece, per le coste rocciose gli strumenti del pescasportivo sono un po’ diversi:

  1. canna bolognese;
  2. mulinello bilanciato con una buona frizione;
  3. monofilo dello ø 0.20;
  4. girella con moschettone;
  5. una fionda da bigattini.

A prescindere dalla tecnica che vorrai utilizzare è molto importante conoscere le diverse montature per la pesca al cefalo. Vediamo quelle più utilizzate.

Montatura per pescare i cefali

Per la pesca dei muggini puoi utilizzare due tipi di montature:

  • Spallinata: questo tipo di lenza è costituita da una corona di 8-10 pallini e termina con due braccioli da 50 e da 60 cm
  • Torpille: in questo caso la lenza è costituita dal piombo torpille, la girella e i due terminali.

La spallinata è una montatura più rigida rispetto alla torpille che, invece, ha più possibilità di movimento. Tuttavia, data la grande diffidenza del muggine, torpille è la montatura più indicata quando il cefalo proprio non vuole abboccare.

Esche per la pesca dei cefali: quale scegliere?

Vediamo come scegliere le esche più efficaci per attirare l’attenzione di questi pesci curiosi lungo le coste:

  1. Fiocco di pane fresco: è considerata l’esca per eccellenza per il cefalo. Puoi impiegarlo da solo o mischiato con pecorino grattugiato per aumentarne l’attrattività. Prima dell’uso, immergilo in acqua per farlo assorbire bene, quindi strizzalo delicatamente e innescalo con cura
  2. Polpa di sarda o granchio: queste esche sono molto utilizzate per il loro forte odore che attira il cefalo. La polpa di sarda, in particolare, può essere una scelta efficace per le sue proprietà aromatiche che stimolano l’appetito del pesce
  3. Bigattini: sono vermi molto apprezzati per la pesca del cefalo, in quanto offrono un’opzione naturale e appetitosa per questi pesci
  4. Tremolina: anch’essa una scelta popolare
  5. Esche artificiali a spinning: Se si opta per la pesca a spinning, gli hard baits a cucchiaino con riflessi metallici possono essere altamente efficaci nel catturare l’attenzione dei cefali. Queste esche simulano il movimento di prede potenziali e possono provocare una reazione aggressiva da parte dei pesci

Nella scelta dell’esca, considera le condizioni dello spot, come la temperatura dell’acqua e la presenza di altre prede naturali dei cefali. Utilizzare esche fresche e ben preparate, che emettano odori forti e siano appetibili per il pesce, può aumentare significativamente le possibilità di successo durante la pesca del cefalo.

Domande Frequenti

In che periodo si pescano i cefali?

Il periodo migliore per pescare i cefali va dalla tarda primavera alla fine dell’estate, principalmente nei mesi tra maggio e settembre. Anche l’inizio dell’autunno, fino a ottobre e i primi di novembre, può garantire buone catture con la pesca a fondo, poiché l’acqua rimane calda o comunque temperata, favorendo l’attività e la presenza del cefalo lungo le coste.

Cosa attira il cefalo?

Questi elementi combinati creano un ambiente ideale per la pesca del cefalo, aumentando le possibilità di successo nell’insidiare questo pesce affascinante lungo le coste e sui fiumi;

  • Esche naturali: come il pane fresco, il fiocco di pane mescolato con pecorino grattugiato, e la polpa di sarda o di granchio. Queste esche sono particolarmente efficaci grazie al loro odore e alla consistenza che simula il cibo naturale del cefalo
  • Esche artificiali: tra le più efficaci, gli hard baits a cucchiaino con riflessi metallici sono noti per attirare l’attenzione del cefalo, specialmente quando vengono recuperati rapidamente
  • Pastura: una pastura adeguata, preferibilmente aromatizzata al formaggio e all’aglio, può aumentare notevolmente le probabilità di attirare il cefalo. Questo tipo di brumeggio rilascia aromi che sono particolarmente allettanti per il pesce

Qual è il cefalo più pregiato?

Il cefalo più pregiato è senza dubbio il cefalo dorato, conosciuto anche come “liza dorato” o “Gargia d’oro“. Questa varietà è particolarmente apprezzata per le sue caratteristiche distintive e la qualità della carne.

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