La pesca alla seppia è un’ottima scelta, se stai cercando un modo interessante di trascorrere le serate autunnali.
Da ottobre fino a dicembre, questo periodo è ideale per dedicarsi all’eging, una tecnica di pesca di origine giapponese che ha conquistato molti appassionati di pesca sportiva. L’eging è simile allo spinning, ma specificamente orientato alla cattura di cefalopodi. Utilizzando esche chiamate egi, questa pratica richiede una certa abilità e conoscenza del comportamento di seppie e calamari, che si differenziano notevolmente dai pesci, sia per aggressività che per interazione con le esche.
In questo articolo vedremo quali sono le caratteristiche di questi speciali molluschi e come insidiarli. Continua a leggere.
SOMMARIO
- Pesca alla seppia: introduzione alla specie
- Come pescare la seppia: quali tecniche?
- Consigli e trucchi per la pesca delle seppie da riva
- Pesca alle seppie dalla barca
- Le migliori attrezzature per la pesca delle seppie
- Domande frequenti
- In quale periodo si pescano le seppie?
- Qual è l’orario migliore per pescare le seppie?
- Dove pescare le seppie da riva?
- Che esca usare per le seppie?
Pesca alla seppia: introduzione alla specie
Le seppie, parenti strette di calamari, polpi e totani, sono tra i cefalopodi più affascinanti del mare.
Si trovano in acque temperate e tropicali di tutto il mondo, comprese le coste del Mediterraneo, anche se stranamente assenti dalle coste americane. Questi molluschi possono raggiungere dimensioni di 40-50 cm, con esemplari che superano persino il metro e mezzo.
Il loro segreto? Un osso interno, detto “osso di seppia“, che le aiuta a mantenere il galleggiamento. Ma non è solo la loro struttura a renderle speciali: le seppie infatti sono maestre del mimetismo, cambiando colore in un lampo per fondersi con l’ambiente e sfuggire ai predatori. E quando il mimetismo non basta, possono sempre contare su una seconda arma: l’inchiostro, perfetto per confondere e ritirarsi velocemente.
Habitat ideale della seppia è il fondale marino. Amano cacciare su fondali sabbiosi e rocciosi, da un metro fino a 100 metri di profondità, ma possono spingersi anche più in basso. E quando si parla di caccia, la loro dieta è varia: si cibano di piccoli pesci, granchi, gamberi e persino altre seppie. Ciò rende la pesca alla seppia una sfida avvincente, dove la scelta dell’esca e la tecnica di recupero fanno la differenza.
Se sei curioso di scoprire come si pescano le seppie e scegliere l’esca giusta, non perderti il prossimo paragrafo.
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Come pescare la seppia: quali tecniche?
L’abbiamo già anticipato: la tecnica più utilizzata è l’eging e prevede l’uso di esche artificiali chiamate “egi”, appositamente progettate per imitare i movimenti dei gamberetti, irresistibili per le seppie.
Il segreto del successo nell’eging sta tutto nel recupero. A differenza dei pesci, infatti, le seppie non fanno movimenti bruschi. Perciò la pazienza e la delicatezza sono fondamentali:
- Dopo aver lanciato l’esca e atteso che raggiunga il fondo (te ne accorgerai quando la lenza si allenta), inizia il recupero con qualche giro di mulinello
- Poi, fermati e fai un paio di movimenti decisi della canna verso l’alto, chiamati “jerkata“, per simulare il movimento del gambero
- Fermati ancora per qualche secondo, poi ripeti
Questo ciclo va eseguito lentamente e con cura.
Quando senti un leggero peso, simile a un incaglio, potrebbe essere la tua preda. A questo punto, ferra delicatamente: la seppia ha tentacoli delicati, se tiri troppo forte rischi di perderla.
Vuoi sapere quali sono i migliori momenti della giornata per la pesca della seppia? Scoprilo nel prossimo paragrafo.
Consigli e trucchi per la pesca delle seppie da riva
Vediamo ora 5 consigli utili per aumentare le tue possibilità di successo nell’insidiare questo cefalopode:
- Le seppie prediligono acque limpide e calme. Evita le giornate di mare mosso o corrente forte, poiché tendono a “sparire”. Il momento ideale è quando l’acqua è pulita o appena velata, tipica del termine della scaduta
- Questi cefalopodi sono attivi tutto il giorno e la notte, ma la scelta del momento ideale varia in base allo spot. Di notte, sono particolarmente attratte dalle luci di moli, porti e darsene, rendendo queste zone perfette per la pesca nelle ore notturne
- Le seppie si trovano nelle nostre acque da settembre fino alla primavera inoltrata, con un picco di attività tra l’autunno e l’inverno. Da marzo a maggio entrano nel periodo di riproduzione, e il loro comportamento varia leggermente a seconda della zona
- A differenza dei calamari, le seppie sono meno sospettose e attaccano praticamente qualsiasi esca, specialmente se dai colori vivaci. Non sono troppo selettive, ma non disdegnano particolari tonalità in certi momenti della giornata
- Le seppie hanno tentacoli più morbidi rispetto ad altri cefalopodi. Per evitare di perderle, una ferrata decisa ma delicata è essenziale. Assicurati di usare un guadino o un raffio per tirarle fuori dall’acqua, soprattutto se peschi dagli scogli
Vuoi scoprire come pescare seppie dalla barca. Lo scoprirai a breve.
Pesca alle seppie dalla barca
Dopo aver individuato un buon spot, inizia posizionando la barca in modo da procedere in scarroccio, cioè lasciandola derivare dolcemente con il vento o la corrente. Per gestire al meglio l’azione di pesca ti daremo alcuni pratici consigli:
- Scegli la zavorra adeguata: è importante bilanciare il peso dell’esca. Troppa zavorra riduce la sensibilità, mentre troppo poca non permette all’esca di lavorare bene. Mantieni sempre il gamberone a contatto con il fondo per massimizzare le possibilità di cattura
- Effettua il corretto movimento dell’esca: fai ampi movimenti con la canna e usa rapidi giri di mulinello per animare l’esca. Lascia poi che scenda di nuovo verso il fondo. Spesso la seppia attacca proprio quando l’esca si ferma
- Recupera in modo costante: quando senti un leggero peso, segno che la seppia ha abboccato, inizia un recupero costante ma senza esagerare con la velocità. L’uso di un guadino è fondamentale per evitare che la preda scappi all’ultimo momento
- Prenditi cura della tua esca: dopo ogni cattura o attacco, controlla la corona di aghi. Se ci sono residui, l’artificiale non sarà più efficace
La pazienza è essenziale in questa tecnica, ma con la giusta attenzione ai dettagli, le soddisfazioni non tarderanno ad arrivare.
Le migliori attrezzature per la pesca delle seppie
Negli ultimi anni, le attrezzature per la pesca delle seppie hanno fatto un salto di qualità, diventando più specialistiche. Per catturare questi cefalopodi avrai quindi bisogno di:
- Canna da eging: le canne moderne sono leggere, con lunghezze tra 2,10 e 2,50 metri. Devono avere un’ottima azione di punta per garantire sensibilità, permettendoti di sentire anche le abboccate più leggere. Un buon range di casting ti consente di lanciare esche fino a 30 grammi
- Mulinello: uno di taglia 2.000/2.500 è ideale per l’egi fishing. Deve essere leggero per evitare affaticamento durante le lunghe sessioni e avere una velocità di recupero moderata, intorno a 5.0:1 o 5.8:1
- Filo: opta per un nylon o fluorocarbon dello 0,20 o 0,22 mm. Questo tipo di filo ti permette di mantenere sensibilità e resistenza senza compromettere la leggerezza
- Esche (egi): l’ artificiale che userai è fondamentale. Cambiare frequentemente l’egi durante la battuta di pesca può fare la differenza, quindi dotati di un aggancio rapido
Con queste attrezzature, sei pronto per affrontare una giornata di pesca alla seppia in tutta tranquillità. Nell’ultima parte di questo articolo risponderemo alle domande più frequenti sull’argomento.
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Domande frequenti
In quale periodo si va a pesca di seppie?
Il momento ideale per pescare le seppie è durante le stagioni miti, quindi in primavera e in autunno. Durante questi periodi, le seppie sono particolarmente attive e più facili da catturare.
Qual è l’orario migliore per pescare le seppie?
Quanto agli orari, le seppie sono attratte dalla luce, quindi i momenti migliori sono la notte, l’alba e il tramonto. In queste fasce orarie, l’effetto luminoso degli egi aumenta notevolmente le possibilità di successo. Anche se le ore di luce piena sono meno produttive, non scoraggiarti: una giornata nuvolosa può comunque portare ottimi risultati.
Dove pescare le seppie da riva?
Le seppie preferiscono ambienti tranquilli e ricchi di vegetazione marina, dove possono nascondersi e cacciare indisturbate. I luoghi ideali per la pesca da riva sono quindi quelli con fondali sabbiosi alternati a scogli, che offrono ripari naturali. Porti, moli e darsene sono spesso ottimi spot, specialmente nelle ore serali o notturne.
Che esca usare per le seppie?
Gli artificiali più usati sono gli egi che puoi trovare in diverse dimensioni, peso e velocità affondamento. Le dimensioni più comuni vanno da 2 a 4, dove un egi 2 misura circa 6 cm e un egi 3 arriva a 9 cm. Scegli l’esca in base a:
- Dimensione: le misure più vendute sono generalmente la 3, con pesi compresi tra 15 e 25 grammi
- Velocità di affondamento: zavorre pesanti sono ideali per la pesca a fondo, mentre quelle più leggere per la pesca a galla
- Colore: opta per colorazioni naturali durante il giorno e colori fluorescenti per la pesca notturna
- Temperatura: le seppie percepiscono la differenza di calore, quindi mantenere le esche in tasca prima di lanciarle può aumentarne l’attrattiva
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