La pesca a drifting è una tecnica praticata dalla barca per catturare prede ambiziose, come appunto il tonno gigante. Dato che si tratta di un animale poderoso è fondamentale scegliere la migliore attrezzatura e naturalmente munirsi di un’imbarcazione adeguata.
Per questa disciplina generalmente si utilizza una barca in deriva, non ancorata. Così potrai muoverti liberamente seguendo la corrente. Ciò non toglie che si può andare a pesca a drifting con una barca ancorata.
In questo articolo vedremo quali sono i migliori strumenti da pesca per praticare questa splendida disciplina e come si svolge l’azione di pesca. Iniziamo però dai pesci insidiati.
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Quali prede pescare a drifting?
Approfondire il discorso sulle prede è sempre una buona idea quando vuoi imparare una nuova tecnica di pesca. Nel caso del drifting ciò è particolarmente vero poiché i pesci insidiati mettono davvero a dura prova tutto l’arsenale, compreso il pescatore.
Per il drifting, il tonno rosso è sicuramente la preda più ambita. Tuttavia è possibile catturare anche altri pesci altrettanto potenti tra cui ricordiamo:
- Pesci spada;
- Volpe;
- Verdesche;
- Tonni alletterati.
A proposito di tonno rosso, è fondamentale soffermarci ancora su questa magnifica specie. Intanto avrai capito che la pesca al tonno rosso è una tecnica tutt’altro che semplice proprio perché l’animale arriva a pesare 100 kg e talvolta si raggiungono anche i 2 quintali.
È chiaro quindi che dovrai utilizzare strumenti da pesca particolari, ma soprattutto dovrai seguire regole altrettanto speciali per preservare la specie. Nel prossimo paragrafo approfondiremo proprio questo aspetto.
Pesca drifting del tonno: le regole da seguire
Se vuoi praticare qualsiasi tecnica di pesca al tonno rosso dovrai seguire delle regole fondamentali per permettere alle specie di riprodursi in modo adeguato. Dovrai infatti conoscere per prima cosa il periodo in cui puoi insidiare questi esemplari che in Italia copre un arco temporale che parte dal 16 giugno per terminare il 14 ottobre.
Questo periodo vale per chi non pratica la pesca sportiva di tipo catch and release. In tal caso puoi insidiare i tonni tutto l’anno, ma devi comunque chiedere l’autorizzazione alla tua capitaneria di porto che saprà fornirti tutte le indicazioni in merito.
Naturalmente va detto che il tonno può essere pescato anche con altre tecniche, per esempio con la pesca a spinning. Tuttavia in questo articolo ci soffermeremo unicamente sul drifting e se vorrete dedicheremo un articolo di approfondimento per la pesca al tonno.
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Come pescare a drifting?
Puoi pescare a drifting praticando la tecnica in due modi diversi:
- In piedi;
- Da seduto.
Alla base c’è la pasturazione continua. Si comincia infatti con il brumeggio dalla barca realizzando una strisciata di pastura a base di sarda o di alici. E poi si procede per tutta la durata della sessione di pesca. Prima però bisogna arrivare allo spot ideale. Qui entra in gioco la barca.
Scegliere quella giusta è importante perché dovrai affrontare tutte le complicazioni del caso. Inoltre, dovrai munirti di un ecoscandaglio e di un GPS, in assenza di altri indizi che ti segnalino la presenza di tonni. Una volta individuati puoi calare la lenza madre con un galleggiante.
Quando avviene la ferrata ci sono due strade da percorrere:
- Ti siedi e ti agganci alla sedia da combattimento, avendo attenzione a collegare la canna al giubbotto da combattimento;
- Resti in piedi agganciando sempre la canna alla pancera del tuo giubbotto da combattimento.
Questi due sistemi (stand up e sit down) sono entrambi faticosi e richiedono l’utilizzo di attrezzature speciali, capaci di resistere alle sollecitazioni più vigorose.
Vuoi sapere quali sono i migliori strumenti per catturare i tonni a drifting? Continua a leggere per saperne di più.
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Le migliori attrezzature drifting per la pesca
Per pescare a drifting al tonno la tecnica prevede attrezzature resistenti e specifiche per il sistema che vorrai adottare:
- Una canna in carbonio di almeno 2,5 metri – per il sistema da seduti;
- Una canna di lunghezza compresa tra 1,8 e 2 metri sempre in carbonio – per il sistema in piedi;
- Mulinello a tamburo rotante e con freno a leva per tarare al meglio la frizione e con una bobina capiente (6-700 m);
- Girelle con cuscinetto a sfera e moschettone;
- Terminali a bassa viabilità in fluorocarbon;
- Ami per drifting a gambo corto e con punta a becco d’aquila.
La scelta dell’attrezzatura per il drifting, come vedi, dipende dal sistema che vuoi adottare e dalla grandezza del pesce da insidiare. In ogni caso è fondamentale che gli accessori e gli strumenti scelti siano all’altezza della potenza che devi fronteggiare.
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