Traina alla ricciola

La pesca alla ricciola regala grandi emozioni.

Questo carangide infatti non è solo noto per la sua bellezza, ma anche per la sfida che rappresenta, grazie alla sua combattività e furbizia. In questa guida completa, ti accompagneremo attraverso il mondo della pesca alla ricciola, fornendoti informazioni preziose su diversi aspetti, tra cui:

  • Le migliori tecniche di pesca, dalla traina col vivo allo spinning da riva
  • Gli attrezzi essenziali per affrontare questa sfida con successo
  • I periodi e i luoghi ideali per insidiare la ricciola
  • I segreti delle esche più efficaci

Prosegui nella lettura.

SOMMARIO

Cosa sapere prima di andare a pesca della ricciola

La ricciola (Seriola dumerili), appartenente alla famiglia delle Carangidae, è un pesce dal corpo affusolato e robusto, che può arrivare fino a 2 metri di lunghezza e pesare anche 100 kg, sebbene esemplari così grandi sono sempre più rari.

Tra le sue caratteristiche principali ricordiamo:

  1. Corpo: allungato e ovale
  2. Colorazione: argentata con striature dorate
  3. Pinne: due dorsali, di cui una più lunga
  4. Coda: forcuta
  5. Occhi: dorati con una striscia marrone
  6. Bocca: armata di diverse file di denti puntuti

Queste informazioni ti saranno sicuramente utili prima di lanciare la lenza per catturare la ricciola. Vediamo allora come puoi insidiarla conoscendo anche le sue abitudini alimentari e riproduttive.

Alimentazione e riproduzione del carangide

Predatore temibile, questo pesce è noto per la sua indole vorace e curiosa. In giovane età, si nutre principalmente di alghe, ma man mano che cresce, il suo regime alimentare si arricchisce di prede più sostanziose, come:

  • Pesci di piccole dimensioni (cefali, aguglie, acciughe)
  • Molluschi cefalopodi (calamari e seppie)

Per quanto riguarda la riproduzione, la ricciola si sposta verso le coste e le falesie durante la stagione degli amori, che va da maggio a luglio. Prima di accoppiarsi, deve raggiungere la maturità sessuale, che avviene intorno ai 4-5 anni. Durante questa fase, gli avannotti cercano riparo tra alghe e oggetti galleggianti per proteggersi dai predatori.

Dove pescare le ricciole?

Questo pesce pelagico si trova in genere in acque profonde, ma si avvicina alla costa in primavera e estate. Puoi trovarla in:

  1. Fondali profondi: può trovarsi fino a 300 metri di profondità
  2. Punti rocciosi: zone come secche e cigliate prima dell’abisso
  3. Acque agitate: aree con corrente, specialmente durante la riproduzione

Ora che sei informato sulle caratteristiche della ricciola, la sua alimentazione e i migliori posti dove cercarla, non ti resta che scoprire le tecniche di pesca più efficaci per catturare il carangide.

Tecniche di pesca alle ricciole

Questo predatore del Mediterraneo può essere catturato in vari modi. Vediamo le principali tecniche:

  • Traina dalla barca: è una delle tecniche più efficaci, soprattutto se si utilizza un’esca viva o in tranci. Si svolge a una certa distanza dalla costa, facendo trainare l’esca a diverse profondità, a seconda delle dimensioni del pesce
  • Pesca a spinning: ideale per pescare ricciole più giovani e di taglia media. Si utilizzano esche artificiali che simulano i movimenti delle prede. È una tecnica dinamica che richiede velocità e precisione
  • Vertical jigging: una tecnica di profondità che consiste nel far scendere l’esca velocemente verso il fondale e recuperarla con movimenti bruschi, simulando una preda in difficoltà
  • Pesca subacquea con fucile: richiede grande esperienza e abilità nel trattenere il fiato. Questo metodo si utilizza spesso per pescare esemplari solitari che si aggirano attorno a scogli o relitti

A questo punto non ti resta che scoprire tutto sulla traina col vivo alla ricciola, una delle tecniche più affascinanti per i veri appassionati.

Traina col vivo alla ricciola

Questa regina del mare, famosa per la sua potenza e velocità, si pesca con esche vive per massimizzare le possibilità di cattura di esemplari oltre i 10 kg. Tra quelle più catturanti troviamo:

  1. Calamaro
  2. Barracuda
  3. Tombarello
  4. Aguglia
  5. Occhiata

Il calamaro è sicuramente un boccone micidiale, capace di attirare l’attenzione delle ricciole. Ciò per le sue proprietà nutrizionali che non hanno pari per i predatori che stiamo insidiando. Tuttavia, questo mollusco cefalopode d’estate scende in profondità, mentre al contrario le ricciole si avvicinano alle coste. Ecco perché il nostro pesce pelagico si concentra su altre esche, come i barracuda o anche i sugheri.

Una volta scelta l’esca, si procede con l’innesco. In caso di traina dalla barca, è importante fare attenzione a non perdere il finale. Infatti, quando sono in frenesia alimentare, le ricciole sono davvero voraci e il rischio di mancare un’occasione fortunata è elevato.

Inserisci la frizione e tieni sempre le mani sulla lenza. Quindi, procedi con andatura rapida e teniti pronto a ferrare appena senti l’abbocco. La ricciola potrebbe capire il tranello e sputare l’esca.

La chiave per una cattura sicura è mantenere l’esca viva e vitale fino al momento dell’attacco della ricciola. Nel prossimo paragrafo facciamo un po’ più di chiarezza sulle attrezzature da usare.

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Le migliori attrezzature per la pesca alla traina della ricciola

Per una battuta di pesca alla ricciola ben equipaggiata, ci sono alcuni strumenti fondamentali:

  • Canne: le migliori sono da 30 libbre, con passanti ad anelli e lunghe tra 1,70 e 1,90 metri. Canne a ripartizione come l’Italcanna Malindi con anelli Fuji SIC sono ideali per gestire la potenza della ricciola
  • Mulinelli: Un mulinello da 30 lb o 4/0, preferibilmente con frizione a leva, come lo Shimano Tyrnos 30, è perfetto
  • Finali: l’uso di un finale lungo, di almeno 10 metri, con un filo dello 0,50, è essenziale per evitare che la ricciola, sospettosa per natura, individui il filo

Nel prossimo paragrafo approfondiremo altre strategie efficaci per catturare la ricciola da riva.

Pesca alla ricciola da terra

La pesca alla ricciola dalla spiaggia rappresenta una delle sfide più emozionanti per gli appassionati di spinning. Questo affascinante predatore, noto per la sua potenza e astuzia, regala momenti di pura adrenalina quando si riesce a ingannarlo con l’esca giusta.

Le giovani ricciole, che si muovono in banchi nei pressi della costa, sono particolarmente aggressive e pronte a scattare all’attacco delle esche artificiali. Tuttavia, con l’aumentare della taglia, l’abilità richiesta cresce: le ricciole adulte diventano più sospettose e la cattura diventa un vero trofeo da sogno per chi pratica lo spinning.

Vediamo insieme le attrezzature ideali e come scegliere l’esca perfetta per questa tecnica.

Le migliori attrezzature per la pesca ricciola da riva

Affrontare una ricciola significa essere preparati con l’attrezzatura giusta, soprattutto quando si parla di esemplari di grandi dimensioni. Porta quindi con te:

  1. Canna: per combattere le potenti fughe della ricciola, una canna da spinning pesante o da shore jigging con una grammatura che supera i 100 g è l’ideale. Garantisce la potenza necessaria per affrontare anche i pesci più grandi
  2. Mulinello: scegli un mulinello di taglia almeno 5000, con un buon max drag per gestire le furiose fughe del pesce. Opta per marchi affidabili, che ti assicurano robustezza e precisione.
  3. Trecciato e fluorocarbon: la ricciola, una volta allamata, cercherà rifugio tra scogli e rocce. Per evitare rotture, usa un trecciato di almeno 0,25 mm e un fluorocarbon di diametro 0,50 mm, preferibilmente di qualità superiore

Come scegliere l’esca per lo spinning alla ricciola

La scelta dell’esca giusta è fondamentale per attrarre la ricciola. Tra le migliori opzioni troviamo:

  • Metal jig: perfetti per lo shore jigging, i metal jig, come il Sardine Slider o il Needle Jig, offrono bagliori e vibrazioni irresistibili per la ricciola, soprattutto quando si trovano a mezz’acqua o più in profondità
  • Minnow e stickbait: i minnow affondanti o galleggianti sono eccellenti per simulare il pesce foraggio. Recuperali a velocità sostenuta per scatenare l’istinto predatorio della ricciola
  • Esche topwater: Durante i mesi estivi, le ricciole inseguono le prede in superficie. Popper e skipping lures sono perfetti per stimolare attacchi esplosivi nei primi strati d’acqua

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Domande frequenti

In quale periodo si pesca la ricciola?

Il periodo migliore per insidiare la ricciola è durante i mesi estivi e autunnali, da giugno a dicembre. In questo arco di tempo, le acque sono più temperate e la ricciola si dimostra molto attiva, specialmente durante la stagione riproduttiva, quando ha bisogno di maggiori energie e quindi di più cibo. Le ore più favorevoli per insidiarla sono i cambi di luce, all’alba e al tramonto, anche se può capitare di avere successo in altri momenti della giornata, specialmente in condizioni di mare mosso o con forti correnti.

Come pescare una ricciola?

Per pescare una ricciola con successo, segui questi 5 consigli:

  1. Prediligi i mesi estivi e autunnali, da giugno a dicembre, quando la ricciola è più attiva e affamata, soprattutto all’alba e al tramonto
  2. Utilizza una canna potente, con un range di grammatura che superi i 100 g, e un mulinello di taglia minima 5000. Assicurati che il tuo equipaggiamento sia robusto per affrontare le furiose fughe di questo pesce
  3. Scegli un trecciato di almeno 0,25 mm e un fluorocarbon di almeno 0,50 mm per resistere alle sfide del combattimento e prevenire rotture
  4. Opta per metal jig, minnow e esche top water come popper e skipping lures, che sono particolarmente attraenti durante i periodi di attività predatoria
  5. Cerca di insidiare la ricciola in porti, scogliere e spiagge con fondali a rapido declivio, dove questi pesci predatori si trovano spesso a caccia di prede.

Seguendo questi consigli, aumenterai le tue possibilità di catturare questo affascinante carangide.

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