Come si pesca a fondo

Per pesca a fondo (detta anche PAF) intendiamo tutte quelle discipline di pesca che fanno affondare l’esca sul fondo, così da insidiare quei pesci grufolatori che abitano i fondali. È una tecnica molto antica che nel corso del tempo si è andata ramificando in diverse specializzazioni, quali:

  • Surf Casting;
  • Beach Ledgering;
  • Rock Fishing;
  • Ledgering.

La pesca da fondo può essere praticata sia a mare che in acqua dolce e in diverse condizioni atmosferiche. Quando è in spiaggia, questa tecnica di pesca si pratica da riva, generalmente a 100 metri di distanza, lanciando l’esca nello spot individuato.

Quando l’acqua è mossa, l’esca viene lanciata al di là della rottura delle onde, così da presentare l’esca nel punto in cui avviene il pascolo dei pesci. In questo caso, parliamo di pesca surfcasting, ma quando il mare è calmo è più utile adottare il beach ledgering insidiando pesci di media grandezza.

La PAF è molto versatile nella cattura delle prede, anche di dimensioni importanti. Infatti, puoi tranquillamente pescare mormore, saraghi, occhiate, spigole, tordi, donzelle sciarrani. Inoltre, questa tecnica è utile per la pesca all’orata utilizzando una buona canna bolognese.

In questo articolo scopriremo dove, quando e come si pesca a fondo scegliendo le migliori attrezzature per insidiare le tue prede preferite. Continua a leggere per saperne di più.   

Come pescare a fondo: periodo e spot migliore

Abbiamo visto che la PAF è una disciplina generalista che ha come obiettivo quello di insidiare i pesci che praticano il fondale. Puoi praticare la pesca a fondo in diversi tipi di spot, ovvero:

  • Dalla spiaggia;
  • Sulla costa rocciosa;
  • All’interno di porti e porticcioli.

La costa rocciosa offre numerose occasioni per pescare a fondo, poiché i suoi fondali possono essere rocciosi, sabbiosi o misti. Tutte queste condizioni sono ideali per insidiare i pesci che escono alla ricerca di cibo.

Puoi praticare questa tecnica tutto l’anno, sebbene i periodi in cui la temperatura è mite siano molto soddisfacenti.

D’inverno, con il vento frontale, le onde smuovono i fondali e, perciò, risulta profittevole pescare in queste condizioni. Invece, in primavera ed estate è piacevole pescare fino a notte sulla spiaggia.

Nei prossimi paragrafi vedremo come si articola l’azione di pesca a fondo e, poi, quali sono le montature.

Pesca di fondo: qual è l’azione di pesca

Per prima cosa cerchiamo il punto migliore in cui pescare, individuando il fondale più adatto e, quindi, l’attrezzatura da utilizzare. Dopo aver innescato gli ami, lanciamo l’esca sul fondo alla distanza desiderata.

In questa tecnica, il lancio è fondamentale, poiché si caratterizza per la sua precisione e fermezza nell’azione. Inoltre, è importante non forzare troppo la presa, così da lasciare intatta l’esca sull’amo.

A un certo punto la preda inizia a toccare timidamente l’esca per poi tirarla in modo energico. In questa fase bisogna essere pronti e rapidi nel ferrare, prima che la preda si rintani in qualche anfratto.

Uno dei problemi legati a questa tecnica è l’incaglio di piombi e ami sul fondale. Perciò, può essere molto utile preparare già dei finali da utilizzare sullo spot, così da recuperare tempo durante l’azione di pesca.

Inoltre, porta sempre con te due slamatori di diversa grandezza, così da slamare facilmente e rapidamente i pesci allamati.

Sai qual è montatura più usata per la pesca a fondo? Continua a leggere per scoprirlo.

Montature pesca a fondo: quale utilizzare?

Probabilmente sai già che negli ultimi tempi la costruzione della lenza per la pesca a fondo comporta l’uso di travi da pesca, ovvero quello spezzone di filo che si aggancia nel finale della lenza madre attraverso una girella capocorda o un’asola.

Il trave è molto pratico, perché se si rompe puoi sostituirlo rapidamente. Per realizzarlo si utilizza il nylon o fluorocarbon in due diverse montature:

  1. Con il piombo sistemato alla fine della lenza;
  2. Con il piombo scorrevole direttamente sul trave.

La prima soluzione è utile per evitare incagli sui fondali rocciosi, misti o con molte alghe. Inoltre, è ideale qualora volessi sperimentare l’uso di esche diverse. Questa montatura può subire variazioni utilizzando piombi di forma diversa, per esempio, oppure diversi ami in numero variabile.

Nella seconda soluzione, invece, il piombo scorrevole viene fissato al trave utilizzando una girella, così da rendere il moto dell’esca più naturale. Questa montatura è ideale per i fondali sabbiosi o anche con la vegetazione alta.

Nel prossimo paragrafo vedremo qual è l’attezzatura più usata per la PAF.

Pesca a fondo: le migliori attrezzature da usare

Abbiamo visto che la PAF è una tecnica di pesca molto versatile, che non richiede un’attrezzatura costosa. Ecco quello che ti serve per pescare a fondo:

  • Canna pesca bolognese;
  • Mulinello medio con capacità di almeno 140 m di monofilo;
  • Monofilo con diametro tra 0,18 e 0,40;
  • Ami a gambo lungo, temprati e nichelati;
  • Piombi con peso compreso tra 10 e 80 g.

Per quanto riguarda i piombi, puoi utilizzare diversi tipi di forme: a oliva, a sfera, a saponetta o a goccia, in base alle distanze da raggiungere, al tipo di fondale alle condizioni atmosferiche dello spot scelto.

Puoi utilizzare esche vive o tranci di pesce per insidiare le tue prede. Sono consigliati i gamberi a pezzi, la cozza, il calamaro oppure il verme di scoglio e gli anellidi da innescare su uno o più ami, a seconda della montatura che hai realizzato.

Inoltre, è utile utilizzare la pastura, così da richiamare l’attenzione delle prede. Poiché non è prevista una ricetta specifica per questo tipo di tecnica, puoi sperimentare tutte le pasture che vuoi e scegliere qual è la migliore in base alla tua esperienza.

E tu hai già provato a pescare a fondo?

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