La pesca a bolognese nasce in Italia e, più precisamente, a Bologna nel dopoguerra. La svolta per i pescatori è proprio nella canna, che da fissa diventa bolognese, cioè in grado di arrivare a distanze più elevate. In principio in bambù, la canna alla bolognese incontra i materiali contemporanei: il carbonio e il boron.
Grazie a un aspetto telescopico, la canna per pescare a bolognese diventa leggera e pratica, il che è ideale quando devi resistere ore ed ore in attesa della tua preda.
Questo tipo di tecnica è particolarmente versatile e si può dire che può praticarla l’esperto come il principiante, a mare o a fiume. L’importante, però, è scegliere giornate poco ventose.
Evita quindi il mare mosso e le burrasche. Ciò perché la pesca alla bolognese si pratica sulla passata della lenza, cioè in modo tale che la lenza sia in costante movimento. È proprio da qui che questa modalità di pesca, prima praticata nelle acque dei fiumi di pianura, prende anche il nome di pesca alla passata.
La pesca alla passata consiste nel lasciare la lenza galleggiare, come se fosse una preda in balia della corrente. A volte la si trattiene, per poi lasciarla ancora andare, in un movimento costante di fermo e rilascio, chiamato trattenuta. Perciò abbiamo bisogno di canne lunghe fino a 9 metri e molto leggere.
In questo articolo approfondiremo i dettagli di questa splendida tecnica e ti daremo anche alcuni consigli sulle migliori attrezzature da scegliere.
Continua a leggere.
SOMMARIO
- Cosa si intende per pesca bolognese?
- Quando e dove si pesca a bolognese
- Quali prede pescare con la bolognese
- Come scegliere l’attrezzatura per pescare alla bolognese in mare?
Cosa si intende per pesca bolognese?
La pesca con la bolognese è una tecnica di pesca sportiva che utilizza una canna fissa molto lunga e sensibile e un galleggiante utile per mantenere l’esca a una certa profondità. Questa disciplina è efficace per catturare pesci di piccola e media taglia, come la trota, il cavedano e la carpa.
Ma quali sono i vantaggi della pesca con bolognese rispetto ad altre tecniche? Ecco alcuni motivi per cui vale la pena provarla:
- è una tecnica molto precisa e permette di posizionare l’esca in modo mirato, aumentando le possibilità di catturare il pesce desiderato;
- la canna utilizza è leggera e maneggevole, ideale per lanciare l’esca a lunga distanza e per raggiungere hot spot lontani;
- la sensibilità della canna ti permette di percepire anche le toccate più fugaci, aumentando così le possibilità di cattura;
- richiede pazienza e concentrazione, ma permette di ottenere grandi soddisfazioni.
Insomma, se vuoi divertirti e catturare pesci in modo preciso e soddisfacente, la tecnica bolognese potrebbe essere la scelta giusta per te.
Prima di sperimentare però, sarebbe meglio approfondire dove praticare questo sport. Te ne parliamo nel prossimo paragrafo.
Leggi anche: Tecniche di pesca alla trota in laghetto
Quando e dove si pesca a bolognese?
La Bolognese è una tecnica di pesca che puoi praticare sia in acque dolci che salate. Data la sua versatilità si presta a molteplici ambienti ed è per questo che è la tecnica più praticata dagli italiani. Puoi andare alla ricerca delle tue prede preferite imbracciando una bolognese in spot quali:
- Porti
- Scogliere
- Foci
- Fiumi e canali
- Scogliere
- Spiagge
In genere, si pratica durante la stagione calda, quando i pesci sono più attivi e si trovano in prossimità della superficie. Tuttavia, puoi sperimentare questa tecnica anche durante la stagione fredda, utilizzando esche che imitano il cibo che i pesci cercano in quel periodo.
Qualcuno di voi forse starà pensando che queste siano informazioni scontate. Eppure, non bisogna mai omettere dettagli importanti che potrebbero fare la differenza per chi sta approcciando a questa disciplina.
Vediamo ora quali sono le prede che puoi catturare nella pesca a bolognese.
Quali prede pescare con la bolognese?
Questa tecnica di pesca è utilizzata principalmente per la cattura di diverse specie ittiche, tra cui ricordiamo:
- Carpe;
- Mormore;
- Saraghi;
- Cefali;
- Spigole;
- Sugarelli;
È importante sottolineare che le prede possono variare a seconda delle normative locali e delle stagioni. Quindi è sempre consigliabile informarsi presso le autorità locali e rispettare le normative in vigore.
LEGGI ANCHE: Come si pesca alla carpa: tecniche e attrezzature
Come scegliere l’attrezzatura per pescare alla bolognese in mare?
Per pescare alla bolognese in mare, è necessario scegliere l’attrezzatura adatta all’ambiente e alle prede che si vogliono catturare. Ecco alcuni strumenti di cui necessiti per praticare al meglio questa disciplina:
- Canna da pesca bolognese: lunga, flessibile e resistente, in grado di lanciare lontano l’esca e percepire l’aggressione del pesce. Queste canne sono solitamente lunghe da 7 a 12 metri e realizzate in carbonio o fibra di vetro;
- Mulinello: generalmente a frizione, ti permettono di regolare la tensione del filo e di recuperare il pesce in modo controllato. Hanno solitamente grandi dimensioni e una capacità di recupero elevata;
- Filo: generalmente in nylon, con una resistenza adeguata alla taglia del pesce che si vuole catturare. Il filo deve essere resistente, così da resistere alle sollecitazioni della preda e all’azione del mare;
- Esca: si utilizzano esche vive come vermi, molluschi, crostacei, ma anche esche artificiali, a seconda della preda che si vuole insidiare;
- Altri accessori: è importante poi avere una serie di accessori come ami, piombi, galleggianti e altra minuteria.
In generale, è necessario utilizzare attrezzatura robusta e resistente, capace di resistere alle sollecitazioni dei pesci più grandi. In ciò può esserti utile scoprire la vasta gamma di prodotti disponibili sul nostro shop online.
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